venerdì 22 aprile 2016

O.T. Viaggio nel Mistero: LA COMETA DI VELIKOVSKY



Immanuel Velikovsky era un medico ebraico che negli anni '50 pubblicò il libro Mondi in collisione, in cui affermava che la Terra circa 3500 anni fa era stata devastata da un incontro ravvicinato con una cometa. Gli sconquassi tellurici, dalle eruzioni vulcaniche e dai maremoti che ne erano conseguiti avevano seminato distruzione ovunque, cancellando civiltà intere dalla faccia della pianeta.


Si trattava, senza dubbio, di un manoscritto erudito e colto e l'autore, che si presentava come un rispettabile psichiatra, possedeva la rara qualità di raccontare cose affascinanti in un modo altrettanto accattivante.
Dopo pochi giorni dalla pubblicazione, in America, il libro era già in testa a tutte le classifiche ed ebbe la stessa sorte quando fu stampato anche in Inghilterra.
Nel 1924 Velikovsky aveva trascorso qualche tempo in Palestina e in quel contesto si era avvicinato con grande passione ai misteri archeologici, ma il punto di svolta si ebbe nel 1939 quando egli si cimentò nella lettura di Freud Mosè e il monoteismo, dove si affermava che Mosè non era ebreo ma egiziano, seguace della nuova religione monoteista del faraone Akhenaton, il sovrano che aveva coraggiosamente sostituito tutti gli dèi egiziani con l'adorazione di uno solo, il dio Sole. Stando a Freud, dopo l'assassinio del faraone, Mosè era scappato dall'Egitto per andare ad imporre quel nuovo credo agli Ebrei.
Esaltato da questa teoria, Velikovsky iniziò approfondite ricerche sulle antiche civiltà egizia, greca e del Vicino Medio Oriente, convincendosi che cronologie e date storiche ufficiali facevano acqua da ogni parte e non erano affidabili. Partendo da questo punto, egli propose nuove teorie, tra cui quella che le piaghe che sconquassarono la terra d'Egitto e le altre clamorose imprese di Mosè: il guado del Mar Rosso, la distruzione dell'armata egizia, la discesa della manna dal cielo,ecc.., sarebbero stati fatti e fenomeni provocati da un'immane catastrofe cosmica. Tutto ciò sarebbe stato scritto da un saggio di nome  Ipuwer su un antico papiro egizio, in cui si raccontano tutti questi eventi per filo e per segno, secondo una narrazione stranamente molto simile a quella biblica.
Ma, per essere più precisi, in che cosa consisteva questa grande catastrofe?
Già Hans Hoerbiger aveva avanzato l'ipotesi secondo la quale la Terra aveva avuto più lune e al collasso di una di queste era dovuta una spaventevole distruzione, seguita a quegli sconvolgimenti planetari, diluvi e terremoti, ben ricordati nella Bibbia. Ma Velikovsky era contrario a questa teoria perchè sosteneva qualcosa di ancora più eclatante.
Prima del II millennio a.C. Venere non faceva parte del gruppo di pianeti considerati dagli antichi astronomi. In quel tempo, infatti, si trovava così vicino al Sole da essere scambiato per una stella, non a caso ancora oggi continuiamo a chiamarlo "stella del mattino". In alcune antiche testimonianze si parlava di una collisione sfiorata tra la Terra e una cometa. E nelle leggende di mezzo mondo, dalla Grecia al Messico, a questo cataclisma cosmico si associa sempre il pianeta Venere. Un'altra serie considerevoli di miti collegava invece la catastrofe con Zeus, il padre degli dèi, Giove per i Romani. Per far tornare i conti, i due filoni leggendari dovevano coincidere e quindi Velikovsky giunse alla sconvolgente conclusione che Venere era nato da Giove, ovvero che una gigantesca massa si era staccata dal pianeta più grande dando origine a uno nuovo più piccolo, a seguito di una terrificante esplosione. Configuratosi in principio come una specie di cometa, Venere era passato così vicino a Marte da fargli cambiare orbita celeste, quindi si era avvicinato alla Terra provocando tutte le catastrofi di cui abbiamo nozione nella Bibbia e nelle antiche leggende e alla fine si era tracciato la propria orbita attorno al Sole, quella stessa che percorre ai nostri giorni.
Sembra pura fantasia, per non dire fantascienza, eppure gli argomenti di Velikovsky sono affascinanti e tutto sommato reggevano bene. Inoltre, contrariamente a quegli autori che costruiscono scenari falsi per approfittare di un momento di popolarità e successo, egli trascorse tutta la vita alla ricerca di sempre nuove prove che autenticassero la sua intuizione. 
Il successo del libro tra il pubblico di lettori americani fu immediato, perchè l'America era un grande paese di "fondamentalisti", vale a dire di gente che prendeva alla lettera ogni parola scritta nella Bibbia e che si rallegrava ogni qual volta altre voci, come quella della scienza, ad esempio, dava testimonianza che ciò che stava scritto nel sacro libro corrispondeva al vero. Quindi migliaia di lettori avevano condiviso una felice galoppata nel mondo di una speculazione scientifica che confermava che le acque del Mar Rosso si erano aperte al cospetto di Mosè e le incrollabili mura di Gerico si erano realmente sgretolate al suono delle trombe degli Ebrei.
Ovviamente gli scienziati si schierarono contro quest'opera e per Velikovsky iniziò una vera e propria persecuzione. Lo considerarono folle e scellerato, nonostante avesse passato 30 anni ad elaborare la sua ipotesi e ricattarono diverse case editrici per impedire la pubblicazione di Mondi in collisione. 
Ma fino a che punto Velikovsky merita di essere preso sul serio?
In realtà le sue osservazioni sono state ampiamente confermate: Venere è il più "giovane" pianeta del sistema solare ed è inoltre l'unico che ruota in senso inverso rispetto agli altri, una stranezza che sembra inspiegabile nel caso in cui, come si crede, il pianeta sia nato contemporaneamente agli altri e secondo lo stesso processo cosmico.
Inoltre i movimenti di rotazione di Venere e Terra mostrano collegamenti interessanti ed il primo pianeta, ad ogni congiunzione inferiore, mostra sempre la stessa faccia, fenomeno che potrebbe essere determinato dall'intimo intrecciarsi dei reciproci campi magnetici.
Un altro argomento che sembra confermare la tesi di Velikovsky è il ribaltamento dei poli magnetici terrestri. Sappiamo che quando il magma vulcanico si raffredda i minerali magnetici inglobati si orientano in direzione del campo magnetico terrestre. Secondo gli studi effettuati, nel corso della storia ci sarebbero stati ben 9 ribaltamenti dei poli magnetici terrestri, causati, quasi sicuramente, dall'avvicinarsi alla Terra di altri grandi corpi celesti e senz'altro lo scontro sfiorato Venere-Terra rispondeva a uno di questi frangenti.
Per concludere, corretta o meno che sia la sua teoria, bisogna riconoscere a Velikovsky di essere un grande innovatore, con un'intuitiva genialità. Persino uno dei suoi più accaniti contestatori, Carl Sagal, arrivò ad ammettere: " La straordinaria e affascinante concatenazione di miti e leggende fatta riemergere da Velikovsky mi ha sempre impressionato..se anche solo il venti per cento di questi dati risultasse reale, ebbene, si deve riconoscere che abbiamo davvero qualcosa di molto importante da scoprire."

Colin e Damon Wilson, Il Grande Libro dei Misteri Irrisolti.

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