domenica 4 agosto 2013

Il Libro del Mese: UN COVO DI VIPERE di Andrea Camilleri



TITOLO: Un covo di vipere
AUTORE: Andrea Camilleri
EDITORE: Sellerio
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 maggio 3013
PAGINE: 272
PREZZO DI COPERTINA: 14€
PREZZO EBOOK: 9,99€
ISBN-10: 8838930538
ISBN-13: 978-8838930539

Rubrica in cui recensisco il romanzo (che non appartiene alla categoria dei Classici, Libri del Cuore, Crescita Personale e Saggistica) che ho acquistato e letto nel mese corrente.

SINOSSI: "Sognando, Montalbano è entrato in un sogno dipinto da Rousseau il Doganiere. Si è ritrovato, insieme alla fidanzata Livia, nel respiro di luce e nella convivenza innocente di un'edenica foresta. Gli intrusi riconoscono il luogo solo grazie a un cartello inciso a fuoco. Sono nudi. Ma portano addosso l'ipocrisia di foglie di fico posticce, fatte di plastica. L'armonia dell'eden, la sua mancanza di volgarità e violenza, è una finzione pittorica. Non appartiene a nessun luogo reale. E neppure ai sogni. Ciononostante, anche nella cieca e brutale realtà può sopravvivere la delicatezza del canto discreto e cortese di un uccello del paradiso saltato giù dai rami dipinti o sognati. Montalbano viene svegliato dal fischiettare di un garbato vagabondo che intona II cielo in una stanza, con "alberi infiniti", imponendosi sul fracasso di un temporale. La filologia congetturale del commissario deve applicarsi al fondo torbido e malsano di esistenze nascoste e incarognite dal malamore, dagli abusi e dalle sopraffazioni, dalla crudeltà e dalla sordidezza, dalle ritorsioni e dai ricatti, dalla gelosia e dal rancore: non meno che dall'interesse. Il ragioniere Cosimo Barletta, sciupafemmine compulsivo e strozzino, è stato trovato morto: ucciso con modalità che a prima vista appaiono inesplicabili, e addirittura insensate. Montalbano indaga sui segreti impenetrabili di una famiglia e sui misteri di una comunità. Sui rapporti di sangue e quelli di affinità." (Salvatore Silvano Nigro)


LA MIA OPINIONE: la storia comincia con un sogno di Montalbano che si trova con la sua fidanzata Livia ad attraversare una foresta vergine. Poco dopo, il commissario si accorge che quella foresta  gli è familiare e subito la associa al Sogno di Yadwigha, il quadro di Rosseau il Doganiere. Il sogno si conclude, poi, con un usignolo che cantava Il Cielo in una Stanza.
Cosimo Barletta viene trovato morto da suo figlio Arturo nella sua villa al mare, sparato con un colpo alla testa mentre beveva il suo caffè seduto al tavolo in cucina. Dalle indagini, che coinvolgono anche l'altra figlia, Giovanna, si scopre che Barletta ha sempre avuto affari loschi, era uno strozzino che ha portato alla rovina un paio di aziende ed era un gran Don Giovanni che preferiva ragazze giovanissime che ricattava, una volta che loro cercavano di scaricarlo, con foto fatte di nascosto durante i loro rapporti sessuali.
L'autopsia, però, rivela che, prima di essere sparato, Barletta era già morto a causa del veleno trovato nel suo caffè. Coloro che volevano la morte di Barletta, quindi, sono due.
Il commissario si trova, perciò, a dover seguire diverse piste: quella delle amanti ricattate, quella dei prestiti usurai e anche quella dei due figli che potevano volerlo morto per questioni testamentarie.

 Ultimo romanzo di Andrea Camilleri anche se, come si legge nella nota finale (che vi consiglio di non leggere prima di aver finito il libro, per non rovinarvi il finale, poi capirete il perché) è stato scritto nel 2008 ma la sua pubblicazione è stata rimandata.
Tra intrighi e tradimenti, Montalbano (che in questo libro troviamo più insofferente verso la sua solitudine e più incline a "tradire" la sua Livia) con la sua solita ironia pungente affronterà situazioni scomode con personaggi dal passato torbido, fino ad arrivare ad un finale sconcertante.
Immancabili i fidati Augello, Fazio e Catarella, lo scorbutico Dott. Pasquano e l'eterna fidanzata Livia.
Da segnalare, infine, il personaggio del vagabondo dal passato misterioso che riserverà molte sorprese.

DAL LIBRO" Stavota alla malincunia per la pirsona amata che sinni annava luntana, s'era aggiunta la consapevolezza della so'solitudini. 'Na solitudini affollata da quelli del commissariato, certo, ma sempre solitudini. Squasi tutte le sirate della so' vita la passava da sulo, da sulo annava a mangiare, da sulo annava a passiare. non aviva un amico col quali parlari delle so' cose, addimannare un consiglio, confidarsi. 'Na volta gli piaciva. La solitudine gli dava un senso di libbirtà. Ma ora, nell'ultimissimi tempi, la solitudini gli accomenzava a pisari."


L'AUTORE: Andrea Calogero Camilleri è nato a Porto Empedocle il 6 settembre 1925 ed è uno scrittore, sceneggiatore e regista italiano, famoso soprattutto per i suoi gialli che hanno come protagonista il commissario Montalbano.





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