domenica 27 ottobre 2013

L'Angolo dei Classici: MENAECHMI-RUDENS di Plauto


Due commedie di Tito Maccio Plauto scritte tra il III e il II secolo a.C. Menaechmi è ambientata a Epidamno, l'attuale Durazzo, mentre Rudens non è ambientata in una città, ma bensì su una spiaggia.


TRAMA MENAECHMI: Un commerciante siciliano muore dopo che uno dei due figli gemelli viene rapito. Il nonno paterno impone al gemello rimasto il nome di quello rapito: Menecmo. Costui, una volta cresciuto, si mette a cercare per terra e per mare il fratello ed infine arriva ad Epidamno, dove era stato allevato il gemello rapito. Tutti credono che il nuovo arrivato sia Menecmo, loro concittadino, e non fanno eccezione la moglie, l'amante e il suocero. Alla fine i due fratelli si riconoscono tra loro.

TRAMA RUDENS: Un pescatore con la sua rete tira su dal mare un bauletto in cui erano contenuti i giocattoli della figlia del padrone. Questa era stata rapita ed era andata a finire in mano ad un lenone ma, sbalzata fuori dalla nave in seguito ad un naufragio, fu gettata a terra e capitò senza saperlo proprio sotto la protezione di suo padre. Viene alla fine riconosciuta e può sposare il suo amico Plesidippo.

LA MIA OPINIONE: Ho letto queste due commedie per la prima volta al liceo e mi hanno fin da subito molto divertito. Entrambe sono considerate il prototipo della "commedia degli equivoci" e rientrano nella categoria dell'agnizione dove, al termine della storia, si ha un improvviso riconoscimento di uno dei personaggi. Anche qui sono presenti le caratteristiche tipiche delle commedie di epoca romana, ovvero: il servus callidus, che con i suoi atteggiamenti prevale sulla figura del padrone, gli espliciti riferimenti sessuali e le battute ironiche riguardanti l'aspetto fisico e il ruolo dei personaggi.

VOTO: 10
CONSIGLIEREI DI LEGGERLO?: SI

DAL LIBRO: "Arturo: ora vi esporrò l'argomento della commedia per cui sono venuto qui".





Nessun commento:

Posta un commento