sabato 19 ottobre 2013

Il Libro del Cuore: PIANOFORTE VENDESI di Andrea Vitali



TITOLO: Pianoforte vendesi
AUTORE: Andrea Vitali
EDITORE: Garzanti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 novembre 2012
PREZZO DI COPERTINA: 13,60€
PREZZO EBOOK: 3,99€
PAGINE: 88
ISBN-10: 8811686938
ISBN-13: 978-8811686934


SINOSSI: È la notte dell'Epifania, sera di festa a Bellano. Dal treno scende "il Pianista" - così chiamato per via delle sue mani lunghe e affusolate -, ladro di professione. Piove, fa freddo. Perlustrando le contrade nell'attesa della folla che assisterà alla processione dei Re Magi, il Pianista incappa in un cartello affisso su un vecchio portone: "Pianoforte Vendesi". Incuriosito, dopo aver saputo che l'appartamento è disabitato e visto che il tempo non migliora, rovinando così la festa e soprattutto trattenendo nelle loro case le sue possibili prede, decide di entrare... "Pianoforte Vendesi" è la storia di un ladro che deve scegliere tra le buone e le cattive azioni: il bianco e il nero, come i tasti del pianoforte. I gesti che si troverà a compiere rivelano un grande desiderio di riscattare la sua umanità. Sullo sfondo c'è un'intera collettività, un paese sospeso - per una notte - fra legalità e illegalità, fra lecito e illecito, fra comandamento etico e abitudine. In questo romanzo breve Andrea Vitali ci fa scoprire una Bellano inedita, notturna, forse un po' magica. Tra le strade e nelle case si avverte ancora l'eco, e forse il respiro, di tutti coloro che lì hanno vissuto, gioito, sofferto, sognato, amato. Così, attraverso le atmosfere soffuse e le penombre di "Pianoforte Vendesi", Andrea Vitali rende omaggio alla sua città.

LA MIA OPINIONE: Il Pianista è un ladro che arriva a Bellano per la Festa dei Re Magi con l'intento di derubare quante più persone possibili.
Mentre cammina per le strade si imbatte in un cartello affisso su un portone aperto di una casa, che sembra disabitata: "Pianoforte Vendesi". Quando si rende conto che la festa è rovinata per il cattivo tempo e che non avrebbe più potuto sottrarre molto ai paesani, ormai rientrati nelle loro case, decide di andare a rubare nella casa con il pianoforte.
La porta è aperta, è buio e quando il Pianista entra va a sbattere contro il pianoforte. La porta di una stanza allora si apre e alla vista del Pianista appare una vecchietta. Credendolo interessato al pianoforte, lo invita a sedersi e gli racconta la sua storia: dal suo amore per la musica e il sogno di fare concerti in giro per il mondo al regalo del pianoforte da parte del padre per i suoi 20 anni. Dopo aver pregato il Pianista di suonare per lei, la vecchietta si addormenta al suo fianco. I vicini di casa, però, sentono il suono del pianoforte.....
Da questo momento una successione di eventi surreali coinvolgerà sia il nostro ladro che gli altri protagonisti della storia: si scopre, infatti, che la vecchietta è morta da un anno e nella notte dell'Epifania, dove nel paese tutti i fantasmi  escono dalle loro tombe per far festa, la vecchietta, forse, non sarà l'unico fantasma a popolare la vita dei protagonisti.

Ho davvero adorato questa piccola storia che ho letto di un fiato, in un'ora, durante un viaggio in treno.
Su alcuni siti di recensione libri o blog alcuni commentavano lamentandosi di quanto questo fosse un romanzo senza senso. Per me, invece, un senso l'ha avuto: è vero, non è una storia che si dilunga troppo nei dettagli, sembra quasi una fiaba di Natale, ma è bella proprio per questo. E' condita da fascino e mistero e ho soprattutto amato le battute pungenti dell'autore, tra l'ironico e l'amaro.
Una storia che mi è rimasta nel cuore, assolutamente da rileggere.


DAL LIBRO: "La sera dei Re Magi gli prende una cosa strana, una fantasia, una frenesia. lei non sa come spiegarlo, altrimenti. Ma la conosce bene, ormai, sa i discorsi che fa suo marito in quei giorni. Ogni volta lui le dice che quella sera è come l'ultima sera del mondo, del paese. Che se il paese deve morire, morirà in quella sera. Che tutti i morti, quelli di famiglia, ma anche gli altri, quelli antichi ed antichissimi, vengono fuori dalle tombe per fare festa: l'ultima festa dell'ultimo giorno di vita del paese. E bevendo li vede e li sente sempre meglio, sempre di più".



L'AUTORE: Andrea Vitali (Bellano, 5 febbraio 1956) è uno scrittore e medico italiano.
In campo letterario esordisce nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore (Premio Montblanc per il romanzo giovane) ispirato da vicende narrategli proprio da suo padre. Nel 1996 vince il Premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti, ma il vero successo giunge nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane Cavour e Premio Bruno Gioffrè 2004), romanzo corale e polifonico le cui affabulazioni, ricche di stilemi del linguaggio parlato, coprono cinquant'anni di vita paesana fino ai turbolenti anni settanta. L'immaginario narrativo di Vitali si colloca sulle sponde del lago e racconta una provincia fatta di personaggi comuni e nel contempo esemplari, sulla scia di scrittori come Mario Soldati e Piero Chiara. Tuttavia il medico di Bellano, pur riconoscendo i propri debiti nei loro confronti, preferisce rifarsi soprattutto all'arte di "raccontar storie" di Giovanni Arpino.
Nel 2004 gli è stato assegnato il Premio Dessì, sezione narrativa, per il romanzo La signorina Tecla Manzi. Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà, che è stato finalista anche al Premio Stresa. Nel 2008 ha vinto il Premio Boccaccio per tutta la sua produzione narrativa e in particolare per La modista, con cui ha ottenuto anche il Premio Hemingway.
Il suo romanzo, Almeno il cappello, ha vinto il Premio letterario La Tore Isola d'Elba ed è stato tra i finalisti sia allo Strega che al Campiello 2009. (da Wikipedia)

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