TITOLO: La guerra dei nostri nonni
AUTORE: Aldo Cazzullo
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 ottobre 2014
PAGINE: 248
PREZZO DI COPERTINA: 17€
ISBN-10: 8804622997
ISBN-13: 978-8804622994
SINOSSI: La Grande Guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Aldo Cazzullo racconta il conflitto '15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l'inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, "La guerra dei nostri nonni" conduce nell'abisso del dolore. Ma sia le testimonianze di una sofferenza che oggi non riusciamo neppure a immaginare, sia le tante storie a lieto fine, come quelle raccolte dall'autore su Facebook, restituiscono la stessa idea di fondo: la Grande Guerra fu la prima sfida dell'Italia unita; e fu vinta. L'Italia poteva essere spazzata via; dimostrò di non essere più "un nome geografico", ma una nazione. Questo non toglie nulla alle gravissime responsabilità, che il libro denuncia con forza, di politici, generali, affaristi, intellettuali, a cominciare da D'Annunzio, che trascinarono il Paese nel grande massacro. Ma può aiutarci a ricordare chi erano i nostri nonni, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio portiamo dentro di noi.
LA MIA OPINIONE: il ritratto straziante di coloro che combatterono la prima guerra mondiale. E non parlo solo dei soldati, ma anche delle donne, in particolar modo le crocerossine, che morivano per salvare la vita dei combattenti, le prostitute, utilizzate per soddisfare le voglie sessuali dei militari, e addirittura spie femminili, tra cui anche una nostra connazionale, che rischiò la vita per la nostra Italia.
E tutto ciò attraverso diari di guerra, lettere inviate ai propri familiari e testimonianze dei sopravvissuti.
Due accadimenti mi hanno colpito in particolare e in negativo: quando in un gruppo di soldati qualcuno si macchiava di una colpa, ad essere puniti, con la morte, non erano coloro che avevano commesso il "reato", ma militari presi casualmente, nella maggior parte dei casi assolutamente innocenti. L'altro è il grande numero di stupri compiuti da militari, soprattutto austriaci o tedeschi, nei confronti delle mogli e delle figlie che rimanevano sole a casa dopo che i loro mariti o padri erano partiti in guerra. Molte volte le violenze erano talmente brutali che le donne morivano oppure i loro aguzzini le uccidevano subito dopo aver abusato di loro. I figli nati da questi abusi furono tantissimi e nella maggior parte dei casi non erano benvoluti in famiglia e venivano rinchiusi in speciali orfanotrofi.
La parte finale del libro è costellata, invece, da tutte le testimonianze raccolte dall'autore su Facebook delle persone che hanno avuto nonni o padri combattenti nel '15-'18, che hanno raccontato loro le vicissitudini avute in guerra.
Nella mia famiglia nessuno ha combattuto durante la prima guerra mondiale ( e neanche durante la seconda a dire il vero) e quindi non ho mai avuto testimonianze dirette delle atrocità dei combattimenti e della vita durante quegli anni. Questo libro, oltre ad avermi suscitato tristezza e sdegno, mi ha aiutata a capire meglio la disgraziata realtà dei nostri soldati, la sofferenza da essi provata nelle trincee, lontani dalle loro famiglie e dal loro mondo.
Una fotografia della prima guerra mondiale che l'autore ha saputo scattare benissimo, raccogliendo e rielaborando con precisione e attenzione le dichiarazioni, le documentazioni e le attestazioni fornite dai sopravvissuti e dai loro familiari.
L'AUTORE: Aldo Cazzullo è nato ad Alba il 17 settembre 1966 ed è un giornalista e scrittore italiano. Ha intervistato Bill Gates e Steven Spielberg, Keith Richards e Jacques Le Goff, Don De Lillo e Daniel Day Lewis, oltre ai protagonisti della vita pubblica italiana.
Ha dedicato oltre dieci libri alla storia e all'identità italiana, in chiave critica.
DAL LIBRO: "Dovrà finire questa guerra terribile ed allora saremo di nuovo uniti come siamo sempre stati. Spero che la fortuna prosegua ed allora dimenticheremo tutto, le fatiche, il freddo ed il pericolo, tutto scomparirà e tornerò insieme alle mie più care creature. Ti saluto e ti bacio di cuore e bacia le mie due bambine per me. Mi firmo il tuo per sempre marito Claudino.
Nessun commento:
Posta un commento