venerdì 6 maggio 2016

O.T. Viaggio nel Mistero:IL MISTERO DELLA MORTE DI HITLER



La morte di Hitler avvenne il 30 aprile 1945 per suicidio mediante un colpo di rivoltella alla testa, dopo aver ingerito una capsula di cianuro, presso il suo Fuhrerbunker a Berlino. Sua moglie Eva lo seguì nella stessa sorte ingerendo cianuro. In quel pomeriggio, in accordo con le istruzioni date precedentemente dallo stesso Hitler, i loro resti vennero portati attraverso le scale verso l'uscita d'emergenza del bunker, furono cosparsi di benzina e dati alle fiamme nel giardino della Cancelleria del Reich, fuori dal bunker.
In base ad alcuni documenti tratti negli archivi dell'Unione Sovietica è stato dimostrato che i loro resti carbonizzati sono stati successivamente recuperati e seppelliti in altri luoghi, fino al 1970, quando furono esumati, cremati e quindi disperse le ceneri. I servizi segreti del KGB hanno sempre dichiarato il ritrovamento del cadavere bruciato e che l'identità fosse stata confermata grazie all'impronta dentale.
Questa è, secondo la storiografia ufficiale, la storia della morte dello spietato dittatore tedesco.
Tuttavia, già poco tempo dopo quel fatidico 30 aprile 1945 iniziarono a nascere numerose teorie su ciò che davvero sarebbe successo quel giorno, tutte aventi in comune un unico sospetto:
Hitler e sua moglie non sarebbero davvero morti suicidi nel loro bunker, ma sarebbero fuggiti per ricominciare la loro vita altrove.
Si, ma dove? E quali prove abbiamo a riguardo?


Negli anni successivi al 1945 il primo a pensare e non convincersi in alcun modo che Hitler fosse morto fu Stalin. Egli, infatti, condusse tutta una serie di interrogatori e inchieste su tutti quelli che avevano passato con il Fuher le ultime ore della sua vita, e che terminarono in un nulla di fatto a causa della prova inoppugnabile del teschio di Hitler. Infatti, a causa della sua pessima dentatura, il dentista del dittatore gli aveva applicato un ponte di dimensioni enormi, ponte che il teschio in possesso dei sovietici aveva e, attraverso una radiografia che Hitler fece nel 1944, e che mostrava lo stesso ponte, si ebbe la prova definitiva della morte del Fuhrer.
Non si riuscì comunque ad effettuare il test del DNA, e anche l'autopsia fatta sui due cadaveri sollevò molti dubbi: fra tutti quelli ritrovati all'interno della Cancelleria del Reich, i medici russi scelsero i due più carbonizzati e affermarono che erano quelli dei due coniugi. Un particolare però, li smentisce. Le altezze dei due cadaveri risultavano ben diverse da quelle di Hitler e sua moglie.
La svolta, o presunta tale, arriva nel 2009, quando approfondite indagini, comprese quelle del DNA, hanno dimostrato che non solo il teschio, nel frattempo conservato a Mosca, non è di Hitler, ma appartiene ad una donna di età inferiore ai 40 anni. Non si sono potute effettuare analisi sui due corpi carbonizzati, perché, come già detto, furono cremati.
Quindi? Stando a queste ipotesi, peraltro abbastanza concrete, pare che Hitler e sua moglie misero in atto una vera e propria messinscena organizzata ad arte e conclusa con la loro fuga.
Ma dove sarebbero fuggiti?
Secondo molte tesi, si sarebbero rifugiati in sud america, e più precisamente in Argentina, meta di molti nazisti fuggiti all'epoca dall'Europa, dove Hitler sarebbe stato avvistato più volte dalla popolazione del luogo e dove, probabilmente, aveva goduto della protezione del dittatore argentino filo-nazista Peron.
Alcuni sostengono che successivamente Hitler sarebbe morto in modo naturale nel 1954, mentre altri affermano che invece, più o meno negli stessi anni, si sarebbe trasferito in Paraguay, protetto dal dittatore Strenser e poi morto negli anni'60.
Ma non è finita qui. Un'altra tesi sorprendente è stata formulata dalla studentessa brasiliana Simoni Renee Guerreiro Dias. In un saggio da lei pubblicato lo scorso anno, sostiene che Hitler morì in incognito nel 1984, a 95 anni dunque, in una piccola città al confine tra il Brasile e la Bolivia, i cui abitanti lo chiamavano "il vecchio tedesco".
Ci sarebbe anche una prova: la foto postata all'inizio del post mostrerebbe un anziano Hitler, ritratto insieme alla sua presunta compagna, una donna di colore di nome Cutinga. E per provare definitivamente la sua teoria, la giovane studentessa vuole andare fino in fondo e chiederà il test del DNA tramite una parente di Hitler che vive in Israele, oltre a far riesumare i resti di Adolf Leipzig, che era il nuovo nome del presunto Fuher.

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