domenica 7 giugno 2015

Il Libro del Mese: OCCHI PROFONDO MARE di Cristian Martini


Secondo romanzo di Cristian Martini, edito da La Memoria del Mondo nel 2011. Nella versione cartacea le pagine sono 136 e il prezzo di copertina è di 12,50€. Su Amazon è anche possibile scaricarlo gratis in formato Kindle.


TRAMA: dopo tanto vagabondare, un uomo torna in un paese che lo aveva accolto tanti anni prima, facendogli scoprire l'amore. Il ritorno in questo luogo si rivelerà l'inizio di un nuovo viaggio, fatto, però, stando fermi nello stesso posto e riscoprendo le mille esperienze della vita attraverso la conoscenza di un bambino speciale. La vita è un lungo viaggio, pieno di sorprese e segnali che l'uomo coglie e da cui trae insegnamenti e indicazioni per proseguire lungo il cammino. In questo racconto c'è chi arriva, chi ritorna, chi aspetta di partire e poi parte, chi continua a vivere nel posto in cui è nato senza mai lasciarlo. C'è chi cerca e chi non ha bisogno di cercare. C'è chi ha bisogno di esplorare il mondo senza sapere cosa sta cercando e trova il tesoro più prezioso che solo l'amore può dare. E c'è chi non sapeva ancora che la vita era un'esperienza da costruire lungo un viaggio fatto con la mente e poi sperimentato col corpo e lo scoprirà viaggiando. Senzanome, paese dal nome insolito, diventa teatro della vita di persone che apparentemente si incontrano per caso, ma che il destino fa incontrare in un punto comune dal significato fondamentale e per una ragione ben precisa. Senzanome, il luogo dell'amore eterno. Questo racconto è un viaggio. Un viaggio nella crescita della persona e della sua coscienza, nella ricerca di se stesso e dell'avventura più grande che si possa affrontare: quella della vita.

LA MIA OPINIONE: Cristian Martini a 20 anni inizia a vagabondare per il mondo, viaggiando zaino in spalla per più di 75 paesi e nel frattempo scopre anche il suo amore per la scrittura.
"Occhi profondo mare" e anche gli altri suoi romanzi, credo, sono il risultato della passione di viaggiare e scoprire il mondo, che traspare in ogni riga che ho letto.
Senzanome è il luogo dove è ambientato questa storia, un nome che evoca posti irreali, fuori dal mondo. E all'inizio è proprio questa la sensazione che ho avuto, di trovarmi catapultata in una storia surreale, dove non esistono nè il tempo e nè lo spazio.
Coronto è un viaggiatore che ritorna nel luogo dove tanti anni prima aveva tanto amato e tanto sofferto, e dove si fermerà solo pochi giorni, dice. Ma l'incontro con un bambino molto speciale, dagli occhi profondo mare, Primo, cresciuto da solo perchè orfano, gli farà cambiare idea, scoprendo così che la quotidianità e la monotonia di giorni che scorrono quasi tutti uguali non è poi così male. Coronto e Primo diventeranno amici. Coronto gli trasmetterà l'amore per i viaggi, facendogli capire la loro importanza fondamentale per la crescita della persona. E Primo, ormai diventato uomo, un giorno partirà.
Ma a Senzanome nulla accade per caso, le coincidenze non esistono e i viaggiatori che dopo tanto vagabondare ritornano e si stabiliscono in un luogo, lo fanno per un motivo ben preciso.
La storia è ricca di colpi di scena, anche drammatici. Il legame che unisce Coronto e Primo va ben oltre l'amicizia e il semplice affetto e lo si scoprirà circa a metà libro.
E' stata una bella lettura, mi ha commosso ed emozionato. La storia è intensa e profonda e mi sono piaciuti molto anche gli insegnamenti, le riflessioni e le piccole perle di saggezza che costellavano la narrazione.
Il finale, però, mi ha lasciato una sorta di malinconia, mi ha rattristato. Dalla felicità dei protagonisti di essersi "scoperti", si è passati in fretta all'epilogo drammatico e questo mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Dopo questo piccolo capolavoro, mi piacerebbe leggere anche gli altri libri di Martini, editi sempre dalla medesima casa editrice: "L'ultimo sognatore" (2010), il suo romanzo d'esordio, "E venne sera" (2013) e "Raggio di sole" (2015).

VOTO: 9
CONSIGLIEREI DI LEGGERLO? SI

DAL LIBRO: "Ma il bello di un rapporto è proprio il non doversi vergognare dei momenti di silenzio, il non dover cercare per forza qualcosa da dire".

" L'importante è non lamentarsi. La lamentela denota un'insoddisfazione. Una lamentela protratta nel tempo significa che il soggetto non ha più i mezzi per mantenere il suo equilibrio. La rottura dell'equilibrio e la mancanza dei mezzi per riottenerlo comporta l'insoddisfazione perenne".

"Non è da tutti accorgersi quando è il momento di esserci o non esserci. Solitamente le persone si rubano gli spazi perchè non comprendono quando è il momento giusto per lasciare spazio alla solitudine. O viceversa si assentano nel momento inopportuno, lasciando che la solitudine si trasformi in tristezza".

"Accettare il dolore come parte della vita, perchè senza di esso non sapremmo cos'è la gioia, essendo il suo giusto contrapposto. E darle fiducia, perchè per quanto possa essere stata dura e cattiva questa vita rimane pur sempre imprevedibile. E presto o tardi si rivelerà per quello che è. Un viaggio meraviglioso".

"Sono fermamente convinto che se conduci la vita nel modo che dentro di te senti essere il migliore, tutto lavorerà affinchè tu non abbia da pentirtene".


Nessun commento:

Posta un commento