domenica 28 giugno 2015

Saggistica: INCHIESTA SUL CRISTIANESIMO di Corrado Augias e Remo Cacitti


Saggio storico di Corrado Augias e Remo Cacitti, pubblicato nel 2008 da Mondadori. Il prezzo di copertina è di 18,50€ e le pagine sono 276.

TRAMA: Che cosa è accaduto dopo la morte di Gesù e come è nata la religione che da lui ha preso il nome? Fino a che punto gli storici, esaminando fatti e testi e prescindendo da ogni considerazione di fede, possono ricostruire gli avvenimenti che hanno trasformato quel profeta umiliato, ucciso su un patibolo romano, nel fondatore di una delle più grandi religioni?

LA MIA OPINIONE: Corrado Augias imposta questo libro su un dialogo con Remo Cacitti, docente di Letteratura cristiana antica e Storia del cristianesimo antico all'Università degli studi di Milano, intavolando i primi quattro secoli di storia delle comunità cristiane, partendo dalla morte di Gesù fino alla proclamazione del Cristianesimo come religione ufficiale dell'Impero, nel IV secolo.
La storia del Cristianesimo è molto travagliata: nei suoi primi secoli di vita tutto è in via di assestamento, come la dottrina, l'organizzazione o le gerarchie. Le comunità cristiane iniziano a distaccarsi da quelle ebree e a diffondersi nell'Impero romano, dove iniziarono ad essere perseguitate per motivi religiosi ( il monoteismo contro il politeismo dei romani), filosofici e politici.
Solo l'imperatore Costantino si rese conto che le comunità cristiane diventavano sempre più forti e, per cercare di controllarle, emise, nel 313, l'Editto di Milano, con cui lasciava liberi i Cristiani di praticare il loro culto.
Nel IV secolo, quando la crisi dell'Impero romano raggiunse il culmine, la religione cristiana sembrava l'unica via di salvezza e l'imperatore Teodosio nel 391 la dichiarò unica religione legale. Da questo momento in poi la chiesa cristiana diventò sempre più forte, si diffuse sempre di più, e i suoi seguaci, un tempo perseguitati, iniziarono a perseguitare chi praticasse ancora le religioni politeistiche.
Un tema pesantuccio quello del libro, ma che mi è sempre interessato molto, avendo già letto altre cose a riguardo. Questo excursus sulla religione cristiana mette in evidenza quante cose siano state omesse dalla Chiesa nella costruzione del suo credo religioso, quanta enfasi ci sia stata nel creare la figura di Cristo per giustificare la violenza ( persecuzioni) che la nuova religione ha messo in atto per affermarsi e per essere oggi una delle più diffuse al mondo.
Il tema, tuttavia, seppur complicato, è stato affrontato con semplicità, ma con una grande preparazione storica e letteraria, anche se la forma di dialogo tra l'autore e il professore avrei preferito non ci fosse.
Sono d'accordo con il professore Remo Cacitti quando, nella postfazione, lamenta che non vi sia nelle scuole nessun insegnamento di storia religiosa, ma che esso sia relegato solamente nelle università, dove tuttavia rimane recluso perchè nessun laureato in tali materie può andare liberamente ad insegnare ciò per cui è stato formato. Questo a  causa degli accordi che regolano la Repubblica italiana e la Santa Sede, secondo cui l'insegnamento della religione cattolica viene "dismesso dallo Stato e appaltato alla Chiesa cattolica romana", a cui spetta la formulazione dei programmi, il reclutamento degli insegnanti e, addirittura, la vigilanza sulla condotta privata di questi ultimi, per cui, se essa viene ritenuta incompatibile con la morale cattolica, il docente può venire rimosso.
"Presto o tardi" scriveva agli inizi del '900 Salomon Reinach a Salvatore Minocchi " la storia delle religioni si insegnerà nelle scuole secondarie, accanto alla storia, alla filosofia e alle scienze. Non vi si insegneranno nè la fede nè lo scettiscismo, ma fatti certi! Affinchè gli scolari invece di dire "Io credo" o " Io non credo", essi potranno dire in modo certo: "Io so!".
Ed è con questo spirito che consiglio di leggere questo libro, abbandonando le proprie convinzioni religiose, e abbracciando solo la certezza dei fatti storici.

VOTO: 8
CONSIGLIEREI DI LEGGERLO?: SI

DAL LIBRO: " Gesù non ha mai detto di voler fondare una religione, una Chiesa, che portassero il suo nome; mai ha detto di dover morire per sanare con il suo sangue il peccato di Adamo e Eva, per ristabilire cioè l'alleanza tra Dio e gli uomini; non ha mai detto di essere nato da una vergine che lo aveva concepito per volere di un dio; mai ha detto di essere unica e indistinta sostanza con suo padre, Dio in persona, e con una vaga identità immateriale chiamata Spirito. Gesù non ha mai dato al battesimo un particolare valore; non ha istituito alcuna gerarchia ecclesiastica finchè fu in vita; mai ha parlato di precetti, norme, cariche, vestimenti, ordini di successione, liturgie, formule; mai ha pensato di creare una sterminata falange di santi. Non è stato lui a chiedere che alcuni testi, i Vangeli, riferissero i suoi discorsi e le sue azioni, nè ha mai scritto personalmente alcunchè, salvo poche parole vergate col dito nella polvere. Gesù era un ebreo e lo è rimasto sempre.
Davanti a queste incontestabili verità sorge con forza la domanda, la curiosità di sapere: ma allora com'è nato il Cristianesimo?".

Nessun commento:

Posta un commento