mercoledì 26 agosto 2015

Autori Emergenti. LE COSE MIGLIORI di Valeria Pecora. Segnalazione.



Primo romanzo di Valeria Pecora, pubblicato da Lettere Animate Editore il 29 giugno 2015. Il prezzo dell'edizione digitale, l'unica al momento disponibile, è di 0,99€.


TRAMA: Una vita apparentemente tranquilla, serena, all'interno di una famiglia del ceto medio viene spazzata via dalla tragedia della malattia. La madre di Irene si ammala di Parkinson e questo evento cambierà il corso di tutte le loro esistenze, la sua e quella di tutta la sua famiglia. Il punto di rottura viene segnato dalla finale dei mondiali di calcio. L'8 luglio del 1990 è un'afosa giornata estiva che segnerà per sempre la sorte della protagonista. Nelle ore che precedono la partita più seguita al mondo Irene abbandonerà per sempre i panni dell'infanzia per vestire quelli dell'età adulta. La piccola cade, inciampa in un masso di cemento lasciato per dimenticanza sulla strada: un guidatore distratto che corre troppo, sua madre che viene sequestrata dalla prima avvisaglia della malattia..

Le Cose Migliori è un romanzo di formazione che celebra la crescita della protagonista Irene attraverso il percorso della malattia e dell'amore. Irene non è malata. Lei è figlia di "Parkinson". Sua madre viene condannata dalla sua malattia invalidante a una maternità zoppicante. Un romanzo che sta suscitando la curiosità e l'attenzione anche da parte di quelle associazioni che si occupano della lotta contro questa patologia.
Per la prima volta la voce narrante è un'altra. A parlare non è il malato che spesso pretende di diventare l'imperatore nella vita familiare, ma sono gli altri. Gli altri chi? I familiari, i sudditi che restano dietro le quinte ma che non vengono risparmiati dalla deflagrazione della comparsa di una malattia. E' un libro che scopre tutte le carte per affrontare le avversità della vita: i colori dell'amore, dell'amicizia e della solidarietà, il rispetto della natura. Diversi mondi si intrecciano nelle pagine: il tema scottante della precarietà lavorativa ed esistenziale, la disabilità, l'emozionante e complicato viaggio della maternità, l'amore come dolore e rinascita, come delusione e miracolo.

LA MIA OPINIONE: E' la prima volta che leggo un libro che parla dell'esperienza di un malato dal punto di vista non di quest'ultimo, ma da chi gli sta intorno, chi vive insieme a lui le sofferenze psicologiche e le difficoltà pratiche. In questo caso la voce narrante è Irene, una bambina che nel 1990, anno in cui sono comparsi i primi segnali della malattia di sua madre, aveva solo sette anni, ma che nel giro di poco tempo abbandonerà la spensieratezza e l'ingenuità dell'infanzia per diventare adulta.
Un libro intenso già dalle prime pagine. Ho iniziato a leggerlo proprio ieri e mi ha coinvolto fin da subito. Valeria Pecora è bravissima nel descrivere situazioni, ambienti e personaggi con brevi frasi e non  lunghi periodi che di solito mi annoiano tanto.
Sono sicura che andando avanti nella lettura le emozioni aumenteranno e non vedo l'ora di immergermi di nuovo in questa storia, di scoprire come Irene affronterà la malattia della madre, che da quando è comparsa sicuramente avrà cambiato la sua vita per sempre.
E poi, alcune situazioni qui descritte mi ricordano l'infanzia, profumi buoni, cose belle che guardavo con gli occhi da bambina. E questo libro mi piace anche per questo, ha il sapore di cose buone, nonostante il dolore e i drammi.
Curiosa di scoprire come si svilupperà la storia e già impaziente di scriverne la recensione.

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