domenica 10 novembre 2013

Il Libro del Cuore: ALLA DERIVA di Agatha Christie


Romanzo giallo di Agatha Christie pubblicato nel 1948 da Mondadori. Oggi, nel formato tascabile, ha 196 pagine e costa 8,50 euro.


TRAMA: 1944. Nel prologo, il maggiore Porter racconta agli altri membri del Coronation club (che non gli stavano prestando molta attenzione) della morte del ricco Gordon Cloade a causa di una bomba che, durante un'incursione aerea, colpì la sua casa. Con lui morirono anche 2 domestici ed una cameriera mentre gli unici superstiti furono la giovanissima moglie di Gordon Cloade, Rosaleen, ex attrice, e il suo scapestrato e spiantato fratello, David Hunter, che, dopo le loro nozze, si era appiccicato a sua sorella e al suo novello sposo per beneficiare delle immense ricchezze di lui.
Porter conosceva anche il primo marito di lei, Robert Underhay, ufficialmente morto per febbre maligna in Africa. In realtà Underhay, confidandosi con il maggiore Porter, asserì che, volendo evitare il divorzio quando Rosaleen l'ha lasciato, essendo cattolico, intendeva lasciare "libera" sua moglie inscenando la sua morte. "Forse un giorno, a migliaia di km di distanza, comparirà un Enoch Arden ( personaggio di un poema di Tennyson che torna a casa e trova la moglie sposata con un altro) qualunque, pronto a ricominciare una nuova vita" concluse Porter.
Tra i presenti nella sala, gli unici ad aver prestato attenzione alle parole di Portano furono il grande investigatore belga Hercule Poirot e Geremy Cloade, fratello di Gordon.
Tutta la famiglia Cloade contava su Gordon perchè ricco, vedovo e senza figli, aveva preso sotto la sua protezione l'intera famiglia. Infatti, dietro il lavoro quotidiano di ognuno c'era la sicurezza del denaro di Gordon e il futuro, per loro, sembrava assicurato. Quindi, la notizia che Gordon si era risposato aveva lasciato tutti interdetti e dopo la sua morte le finanze dell'intera famiglia si erano dimezzate perchè Rosaleen aveva ereditato tutto.
Tutti i Cloade avevano urgente bisogno di denaro perchè pieni di debiti, ma il fratello di Rosaleen non era intenzionato a dar loro neanche un centesimo. Infatti, dopo la tragedia, essendo Rosaleen rimasta shockata e considerata da tutti mezza scema, è il fratello David, che odia i Cloade perchè li considera parassiti, a gestire le ricchezze di Gordon.
Ma quando, per la famiglia Cloade, tutto sembrava perduto, arriva in città uno straniero, un certo Enoch Arden, che scrive al fratello di Rosaleen dicendogli di avere informazioni sul primo marito della donna, che potrebbe non essere morto. Le carte, quindi, sembrerebbero rimescolarsi perchè l'eventuale ritorno del primo marito di Rosaleen annullerebbe le sue seconde nozze con Gordon e il suo patrimonio ritornerebbe nelle mani dei Cloade.
Qualche giorno dopo lo straniero viene trovato morto e Poirot giunge in città chiamato da un membro della famiglia Cloade che lo aveva invitato a scoprire la vera identità di Enoch Arden, convinto che si trattasse del primo marito di Rosaleen.
Poirot si trova davanti una situazione complicata, ad altre morti, casi di omicido al contrario, come li definisce lui, dove sia la famiglia Cloade che Rosaleen e suo fratello hanno come unico obiettivo il patrimonio di Gordon. I primi di riprenderselo e i secondi di tenerselo ben stretto. E chi potrebbe essere con certezza considerato colpevole in realtà non lo è. Ma a Poirot non sfugge mai nulla e anche questa volta riuscirà a risolvere con brillantezza, grazie alle sue intuizioni, questo caso.

LA MIA OPINIONE: Adoro Agatha Christie e ancor di più Hercule Poirot.
Ho scoperto questa autrice da piccolina grazie ai famosi film su Poirot con protagonista il grande Peter Ustinov. E pian piano ho cominciato a leggere tutti i suoi romanzi, trovandoli fantastici.
Alcuni li ho riletti più volte, come in questo caso, e in ogni occasione non ho potuto fare a meno di rimanere col fiato sospeso fino alla fine, nonostante conoscessi già l'epilogo.
Questa storia si legge con scorrevolezza, non annoia mai e ti sorprende nel finale, anche se Agatha Christie ha inserito un indizio in particolare che avrebbe potuto far intuire il bandolo della matassa, ma per fortuna la prima volta che ho letto il libro non ci ho fatto caso e non mi sono rovinata la lettura.

VOTO: 10
CONSIGLIEREI DI LEGGERLO?: SI

DAL LIBRO: " Il carattere non è immutabile. Può acquistare vigore ma anche deteriorarsi. Il vero carattere si manifesta quando una persona è messa alla prova, cioè al momento in cui manchino gli appoggi e si deve tenere in piedi da solo"

Dal Giulio Cesare:
" Nelle umane vicende è una corrente
che, seguita, conduce alla fortuna;
abbandonata, il corso della vita
alla deriva va, miseramente.
Nel mare aperto tale legge dura:
o tener la corrente e navigare,
o perdere ventura".


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