mercoledì 7 maggio 2014

Saggistica: IMPERO. Viaggio nell'Impero di Roma seguendo una moneta di Alberto Angela


Saggio scritto da Albero Angela nel 2010, edito da Mondadori. Le pagine sono 508 e costa 21 eu.

TRAMA: alla scoperta delle città, modo di vivere, delle abitudini delle popolazioni che facevano parte del grande Impero romano, raccontate attraverso il "viaggio" di una moneta, un sesterzio che passa di mano in mano, da uno schiavo ad un mercante, da una prostituta fino all'imperatore.
Si esploreranno così le città di Alessandria d'Egitto, di Atene, fino ad arrivare ai confini della Germania e alle città italiane, compresa la città eterna.

LA MIA OPINIONE: dopo "Una giornata nell'antica Roma", Alberto Angela torna ad approfondire la vita degli antichi romani, questa volta esplorando abitudini, usi e costumi degli abitanti dell'intero impero che, come sappiamo, appartenevano ad etnie diverse.
Tutti i personaggi, le loro battute e i luoghi citati sono realmente esistiti, frutto di un lungo lavoro di ricerca su stele, iscrizioni e testi antichi.
Inoltre vengono descritte le città conquistate o costruite durante l'espansione dell'impero, nel corso dei secoli.
Una città nata per mano romana fu Lutetia Parisiorum, la futura Parigi. In origine era un piccolissimo centro anonimo di 8000-10000 abitanti, più piccolo di Pompei. Inizialmente non era una capitale ma solo una città di provincia ed una tipica città romana.
Al posto della cattedrale di Notre-Dame vi era un tempio dedicato a Giove, con i suoi colonnati e i suoi fregi in bronzo dorato.
Libro perfetto per chi è appassionato di storia romana, Alberto Angela approfondisce bene tutti gli argomenti che ha trattato e dà vita a personaggi realmente esistiti, rendendo il viaggio nell'impero del tutto verosimile.
Tuttavia ho preferito "Una giornata nell'antica Roma", forse perchè sono maggiormente interessata alla vita quotidiana dei romani.

VOTO: 9
CONSIGLIEREI DI LEGGERLO: SI

DAL LIBRO: gli epitaffi dei romani spesso riassumevano la personalità del defunto: a volte era sarcastico, a volte romantico, a volte dotato di un senso dell'umorismo che supera i secoli, facendo sorridere anche noi.
Straordinario, ad esempio, è l'epitaffio di un attore che aveva recitato tante volte la parte di morire:

"Qui è sepolto Leburna, maestro di recitazione che visse più o meno 100 anni. Sono morto tante volte. Ma così, mai.
A voi lassù auguro buona salute"

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