mercoledì 14 ottobre 2015

O.T. Viaggio nel Mistero: PAPA GIOVANNA: MITO O REALTA'?


È davvero salito sulla cattedra di Pietro un papa di sesso femminile? Secondo alcune leggende che iniziarono a circolare intorno al 1200 sembrerebbe di si, ma la chiesa cattolica ha sempre smentito l’esistenza di una papessa.


Ho sentito parlare per la prima volta di papa Giovanna un paio di anni fa, quando ho visto il film La Papessa, uscito nel 2009, e incuriosita da questa insolita figura ho voluto approfondire la questione, facendomi  anche un’idea personale sulla vicenda.
Narra la storia che circa nell’800 una donna di nome Giovanna, proveniente da Magonza, in Germania, sia entrata in un monastero chiamato Fulda, diventato all’epoca un centro d’istruzione e di studi, ma aperto soltanto agli uomini, per seguire il suo amore, un monaco. Qui iniziò a studiare greco e latino e divenne esperta in molte altre materie. Naturalmente entrò in monastero travestita da ragazzo.
Sempre al seguito del suo amante si trasferì prima ad Atene e poi a Roma, dove entrò a far parte della curia romana.
E  l’influenza di Giovanna fu talmente positiva all’interno del Vaticano che nell’853 venne eletta papa col nome di Giovanni Angelico. Il suo pontificato però durò solo due anni perché Giovanna, non tenendo fede al  voto di castità, rimase incinta di uno dei suoi amanti ed ebbe le doglie proprio durante l’importante processione pasquale che si svolgeva  da San Pietro al Laterano.
A questo punto si sono susseguite diverse versioni della storia. Secondo alcuni il cavallo che portava la papessa avrebbe scagliato a terra la giovane che, colta dalle doglie, partorì in mezzo alla folla. Secondo altri, Giovanna, colta dalle doglie durante la processione, fece deviare quest’ultima per poi partorire.
Anche per quanto riguarda il finale della storia vi sono state varie redazioni. Una volta scoperto l'inganno, il popolo romano reagì inferocito contro Giovanna. Alcuni narrano che venne trascinata dalla coda di un cavallo per la città, altri che morì di parto, o che venne lapidata e inumata sul posto con su incisa la scritta: "Petre Pater Patrum Papissa Pandito Partum".
Infine, un altro resoconto ci dice che una volta scoperta venne rinchiusa in convento dove poi partorì e che suo figlio diventò vescovo di Ostia.

Ma ci sono testimonianze sull’esistenza di papa Giovanna o è sono un mito creato ad arte in un particolare periodo storico? E come ha fatto Giovanna, ammettendo che la sua storia sia vera, a nascondere le sue fattezze femminili per così tanto tempo?
Iniziamo col rispondere all’ultima domanda. Nell’800 la vita delle popolazioni medievali non doveva essere di certo facile. Carestie e malattie erano all’ordine del giorno e la durata media della vita era di circa 30-40 anni.  Quindi era abbastanza probabile che la mancanza di cibo rendeva i corpi di uomini e donne molto scarni e facilmente “confondibili”.
Inoltre, la vita clericale imponeva ai monaci l’utilizzo perenne del saio che copriva la maggior parte del corpo, esclusi mani, piedi e testa. Se si aggiunge il fatto che i monaci erano anche obbligati a rasarsi, si può ben immaginare che sia stato abbastanza facile per Giovanna nascondere la sua vera identità. Certo, l’assenza della barba non si può giustificare, ma molto spesso essa inizia a spuntare anche quando è ormai passata l’età adolescenziale.
Per quanto riguarda gli indizi che porterebbero a pensare che davvero si possa annoverare una donna tra i papi,essi  li troviamo soprattutto in arte e  letteratura.
Giovanni Boccaccio nella sua opera latina De Mulieribus claris, biografia di 106 donne famose, inserisce al posto n.51 proprio papa Giovanna.
Nel duomo di Siena vi è una galleria di busti in terracotta raffiguranti 170 papi e nel XVII secolo il cardinale Baronuis, il bibliotecario del Vaticano, scrisse che uno dei busti rappresentava un volto femminile, probabilmente papa Giovanna. Il papa dell'epoca decretò la distruzione di questa statua, ma il cardinale semplicemente ne modificò le fattezze.

Sempre intorno alla vicenda di papa Giovanna comparve anche il mito della sedia per la verifica della virilità dei papi. In pratica, dopo l'accaduto, si dice che venne creata una sedia in porfido rosso che al suo centro, sulla seduta, presentava un foro in modo che si potesse controllare la presenza degli attributi del nuovo pontefice.
Una sedia del genere in realtà esiste (il porfido era la pietra degli imperatori, assimilata alla porpora), con la seduta dispiegata a ciambella. Non si sa ancora con certezza la sua reale funzione, ma la cosa certa è che, essendo di età costantiniana e quindi molto precedente alla storia di Giovanna, essa non può avere niente a che fare con la verifica del sesso del papa.
Questa sarebbe una delle prove che confermerebbero la natura leggendaria della storia di Giovanna, oltre ad altre due molto importanti.
Come si è già detto, la papessa ebbe le doglie durante la processione pasquale, in una particolare via. Ma in realtà la processione non ha mai percorso la strada dove sarebbe accaduto il fatto.
Infine, osserviamo i presunti anni in cui Giovanna sarebbe stata papa: dall'853 all'855. Ebbene, il suo predecessore, papa Leone IV, regnò dall'847 fino all'855, anno della sua morte e il nuovo papa, Benedetto III, salì al pontificato nelle due settimane successive. Si può quindi dedurre l'impossibilità di un papato intermedio, appunto quello di Giovanna, durato, stando ai fatti, due anni.

La figura di papa Giovanna sembrerebbe dunque leggendaria ma perchè nel 1200 iniziò a circolare questa storia? In che periodo storico ci troviamo?
Il momento della prima comparsa della storia coinciderebbe con una fase storica molto importante, ovvero il conflitto tra papato e Sacro Romano Impero, messo in atto da Federico II di Svevia. La figura della papessa sarebbe quindi una satira anti-papale che metteva in evidenza la paura della chiesa verso il potere delle donne.
Infatti molte donne nel medioevo vennero torturate per le loro convinzioni religiose ma nello stesso tempo erano una forza minacciosa e potente nella chiesa medievale. Essendo state escluse dal sacerdozio e da tutta la gerarchia ecclesiastica, molte di loro iniziarono a travestirsi da uomini e a entrare in monasteri e conventi, con tutta una serie di conseguenze. Ci sono almeno trenta vite di sante che nella loro vita si travestirono da uomini per diventare monaci.

Concludendo, papa Giovanna era una figura reale la cui storia è stata cancellata dalla chiesa per paura del potere femminile? O è una storia inventata proprio per deridere questa paura?
Probabilmente non lo sapremo mai ma una cosa è certa, secondo me: la sua affascinante storia, che continuò a circolare fino al 1600, rende giustizia a tutte quelle donne coraggiose che sfidarono le leggi clericali, travestite da uomini, per amore del sapere e della conoscenza e che vennero poi torturate e umiliate, in un periodo storico, il medioevo, dove il potere femminile, un tempo molto importante, iniziò ad essere schiacciato e sotterrato.

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