mercoledì 3 febbraio 2016

Autori Emergenti: ARABA FENICE di Michele Sbricia. Recensione.



TITOLO: Araba Fenice
AUTORE: Michele Sbricia
EDITORE: Lettere Animate
DATA DI PUBBLICAZIONE: 4 giugno 2015
FORMATO: ebook
DIMENSIONI FILE: 513 KB
LUNGHEZZA DI STAMPA: 219 pagine
PREZZO: 1,99€

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SINOSSI: Andrea è un giovane neo imprenditore, appassionato di viaggi.
Ama la lettura e passa intere giornate in biblioteca. 
È perdutamente innamorato di Kari, ragazza tunisina da poco giunta in città. 
Entra in possesso casualmente di un documento cartaceo, scritto probabilmente dal famoso alchimista Cagliostro. 
Ma sulle tracce dell'antico reperto ci sono loschi e pericolosi individui pronti a tutto! 
Tra improvvisi balzi spazio-temporali e fughe repentine, Andrea dovrà vedersela anche con un terrificante killer giunto dall'Africa. 
Riuscirà a proteggere la sua amata Kari e a risolvere l'arcano mistero celato nell'indecifrabile foglietto scritto col sangue?

LA MIA OPINIONE: ho apprezzato in questo romanzo, che non credo si possa definire come un vero e proprio giallo, il fatto che presenta diversi fili narrativi aventi come protagonista Andrea Sgroglia.
Il primo, quello principale direi, è l'amore di Andrea per la bella tunisina Kari. Amore che però viene messo a dura prova dalla figura di Taoufik, fratellastro di Kari che dalla Tunisia giunge in Italia per vendicarsi della ragazza, con l'unico scopo di ucciderla e recuperare i gioielli di famiglia.
Le altre "storie" che invece caratterizzano il libro si intrecciano tra loro e riguardano un documento molto antico, che Andrea ritrova per caso in un libro preso in prestito in biblioteca, su cui molto probabilmente è trascritta in codice una formula alchemica del famoso Cagliostro.
Sulle tracce di questo prezioso reperto ci sono però Mario Sindaco e il suo assistente Fiorenzo, che fino ad un certo punto della storia appaiono anche loro come "cattivi", ma che si riveleranno invece tutt'altro. Anzi, proprio a questi personaggi è affidata la parte ironica della narrazione.

Il romanzo è ambientato a Fano, cittadina delle Marche, e l'autore non manca, fortunatamente senza annoiare, di descrivere le vicende storiche e i monumenti che caratterizzano questo paese. Tra tutti, mi ha colpito la descrizione della Grotta di Frasasso, grotte carsiche sotterranee dalla straordinaria bellezza.

Complessivamente il romanzo mi è piaciuto molto, anche perché Michele Sbriscia riesce mescolare egregiamente vari stili, comico, noir, giallo, ed è riuscito a tenermi incollata alle sue pagine fino alla fine.
I tratti che mi sono piaciuti di meno, ma solo per un mio gusto personale, sono quelli più crudi e cruenti, ovvero le descrizioni particolareggiate degli assassinii ad opera di Taoufik. Forse anche troppi.
Per il resto, un romanzo che vale davvero la pena di leggere. Un eccellente esordio di Michele Sbriscia.


L'AUTORE: Michele Sbriscia è nato a Fano (PU) l’8 Agosto 1970. E’ sposato con Lara e ha 2 figli, Giorgia e Matteo.
E’diplomato in elettronica ed ha la fortuna di lavorare nel settore da venti anni.
Questa è la sua prima fatica.

DAL LIBRO: "Finalmente vedo il mare. Mi accorgo del suo luccichio, di tante piccolissime scintille che si accendono e si spengono e del suo leggero sciabordio. Il rumore inconfondibile dell'onda lenta del mare che arriva e si ritrae, lasciando la schiuma sulla spiaggia, tante conchiglie variopinte e vetrini policromi chissà da dove partiti e da quando immersi. Il profumo di salsedine nell'aria e i gabbiani. Alcuni in volo acrobatico, con le loro ali snelle, piumaggio bianco e grigio e striatura nera, in bilico tra cielo e terra. Altri posati in mare che si lasciano trasportare dalle dolci e leggere onde. Una barca a velo, candida come la neve immacolata appena caduta dal cielo, sta spezzando in due il mare, lasciandosi dietro una morbida scia di piccoli vorticosi mulinelli d'acqua; un uomo sta lavorando di boma e di amantiglio."




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