TITOLO: Sorella del mio cuore
AUTORE: Chitra Banerjee Divakaruni
EDITORE: Einaudi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 novembre 2005
PAGINE: 356
PREZZO DI COPERTINA: 12€
ISBN-10: 8806177249
ISBN-13: 978-8806177249
SINOSSI: Calcutta, anni Ottanta. Anju e Sudha secondo le leggi del sangue non sono neanche cugine di primo grado. Ma perfino le crepe dei muri sanno che, più e meglio di due gemelle, intendono il mutamento degli umori, l'altalena dei cicli, la giostra degli sguardi. A cercare di dividerle, ostacoli di ogni genere: ombre di antiche maledizioni, suocere come streghe cattive, imperscrutabili capricci del destino e persino due continenti distanti e diversissimi. Lungo il dispiegarsi delle pagine sono proprio le voci di Anju e Sudha a tracciare in controluce la complicata sequenza di passi di danza che accomuna le loro vite e a far emergere un sentimento più forte di ogni regola e di ogni cosa.
LA MIA OPINIONE: Un viaggio attraverso la cultura indiana che ha per protagoniste due adolescenti che si affacciano alla vita, scoprendo quanto possano essere dure le regole delle tradizioni del loro paese. Anju e Sudha sono apparentemente cugine, ma si comportano come fossero due sorelle. Sono cresciute e vissute sempre insieme, appoggiandosi l'una all'altra nei momenti difficili e condividendo le gioie nei momenti belli.
Arriva però il momento in cui, a causa di tristi vicissitudini, devono separarsi, e non solo fisicamente. Una emigrerà addirittura in America, per seguire il suo sposo, l'altra dovrà affrontare un matrimonio fallito a causa della suocera. Ma il forte sentimento che le ha sempre unite riuscirà, forse, a farle ritrovare per sempre.
E' stata una bella lettura, ma che non mi ha emozionata ad alti livelli. Ho apprezzato il fatto che il libro è suddiviso in capitoli dove, alternativamente, le due cugine raccontano le loro vicissitudini. Infatti adoro questo tipo di strutturazione, dove è possibile assaporare la storia secondo diversi punti di vista.
Le tradizioni indiane sono molto affascinanti, ma anche molto dure. Questo romanzo è stato scritto 10 anni fa e spero che almeno in parte le cose siano cambiate, almeno per quanto riguarda i matrimoni combinati, il doversi vestire in modo "decoroso" per non macchiare il buon nome di una famiglia o il fatto che la donna debba essere sempre sottomessa agli uomini.
Il finale sembra aperto e infatti speravo che l'autrice avesse scritto il seguito della storia, ma dopo 10 anni dubito che lo farà. Ed è per questo motivo ho disdegnato la conclusione di questo libro che, per carità, è a lieto fine, ma lascia tanti, anzi troppi, punti in sospeso.
L'AUTORE: Chitra Banerjee Divakaruni è nata a Calcutta nel 1956 ed è una scrittrice, poetessa, saggista, giornalista e attivista indiana naturalizzata statunitense.
DAL LIBRO: "Perciò forse è un'ottima cosa che a unirci siano rimaste solo le nostre lettere. Le lettere sono molto più semplici, infinitamente meno complicate delle persone. Scrivendo possiamo ridurre il mondo alle proporzioni di un francobollo, possiamo idealizzarlo come in una foto ritoccata."
La trama è accattivante, ma i finali lasciati troppo aperti non fanno per me... peccato!
RispondiEliminaHai ragione..neanche a me piacciono i finali aperti..soprattutto se l'autore non ha intenzione di scrivere il seguito..
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